partire, fermarsi e ripartire
Me ne sto qui, su una panchina al sole, a godermi il profumo la luce e
i rumori di una città che non è la mia.
Sono in viaggio per lavoro, una cittá diversa ogni giorno....eppure
nonostante lo stress e la tensione, c'è sempre un momento della
giornata, quando la mente si svuota, in cui mi sento bene, mi sento a
casa, e le mie cellule si aprono per assorbire le sensazioni di. ciò
che succede attorno a me.
Ieri è successo - più o meno alla stessa ora di oggi - quando il sole
tardo primaverile comincia a scendere e mi ricorda sensazioni estive:
vagavo in un quartiere di Milano e mi sono resa conto che attorno a me
c'erano un sacco di persone di etnìe diverse (ed era solo Viale
Monza)...e la mia sensazione è stata un ricordarmi di essere NEL
MONDO. Si, perchè troppo spesso ci rifugiamo nelle nostre piccole
cose, casa lavoro famiglia, e non pensiamo che fuori c'è un mondo
da conoscere ed esplorare e che non basterà una vita sola. E' un
pensiero così grande che a volte mi fa paura. Ma la reazione è sempre
positiva: muoviti, parti ogni volta che puoi, guardati attorno e
respira l'altro. L'altro che potresti essere tu, come scriveva
Whitman. Specchiati nel mondo. Quando sei stanco, riposati. Per poi
ripartire.